equanimità

Equanimità

Fallo comunque.
Le persone sono spesso irragionevoli, illogiche ed egocentriche. Amale comunque.
Se sei gentile, ti attribuiranno secondi fini egoistici. Sii gentile comunque.
Se hai successo, troverai falsi amici e veri nemici. Raggiungi il successo comunque.
Se sei onesto e sincero, le persone ti inganneranno. Sii onesto e sincero comunque.
Ciò che impieghi per anni a costruire, altri possono distruggerlo in un attimo. Costruisci comunque.
Se trovi serenità e felicità, altri possono essere gelosi. Sii felice comunque.
Il bene che fai oggi, domani verrà spesso dimenticato. Fa il bene comunque.
Realmente la gente ha bisogno di aiuto ma ti attaccherà se la aiuti. Aiuta comunque.
Da il meglio di te e non sarà mai abbastanza. Da il meglio di te comunque.
In ultima analisi, è una faccenda tra te e Dio. Non si è mai trattato di te e loro comunque.

Poesia di Kent M. Keith trovata scritta su un muro della casa dei bambini di Madre Teresa di Calcutta.

equanimità_1299_1000
divano ad angolo con tappeto e piante decorative

L’equanimità è una pratica essenziale di consapevolezza che aiuta a incontrare qualsiasi cosa si presenti nella vita con un cuore aperto e reattivo. Spesso insegnata nei centri di meditazione, è raramente discussa nella letteratura psicologica, eppure ha un valore immenso non solo per gli operatori, in quanto ci aiuta a essere presenti con tutto ciò che si presenta nei nostri studi di salute mentale, ma anche per coloro che cercano di trovare un equilibrio nelle loro vite. Ci aiuta a non lasciarci sopraffare e ad affrontare eventi impegnativi senza essere frantumati. È una fermezza mentale e una comprensione calma che ci permette di stare con il panorama in continua evoluzione e mutevolezza del nostro mondo.
Si è in grado di provare sia il piacere che il dolore senza aggrapparsi a nulla al mondo. Si può essere consapevoli di ciò che è gratificante e angosciante e non aver bisogno che le cose siano diverse da come sono.
Il neuroscienziato Donald Hebb ha osservato che “i neuroni che si attivano insieme sono collegati tra loro”. Tuttavia, se alleniamo la mente a fare della gentilezza, della compassione e dell’equanimità ciò che pratichiamo, queste qualità possono diventare la forma della nostra mente.

L’equanimità è una spaziosa quiete del cuore che crea spazio per tutte le cose.

La seguente pratica ti darà un assaggio di equanimità:

Seduti comodamente, concediti un momento per arrivare.
Lasciati fermare. Sii qui, nel tuo corpo, in questa stanza.
Ascoltando questa registrazione, i suoni intorno a te.
Forse emetti un sospiro, aaaahhhhhh
Lascia andare la tua giornata.
Lasciati rilassare completamente.
Rilascia ogni tensione non necessaria: negli occhi, nella mascella, nel petto, nella pancia, nei glutei, nelle gambe, nei piedi.
Modifica qualsiasi narrazione nella tua testa.
Entra ora.
Riposa.
Per il momento, interrompi la conversazione nella tua testa, interrompi qualsiasi discussione che stai avendo con te stesso o con gli altri. Lascia che le storie svaniscano.
Solo questo, solo questo momento.
Toccando, anche solo per un momento, questa quiete, questo silenzio.
Niente da fare, nessuno da essere.
Sentire un po’ di spazio intorno a te.
Proprio qui, proprio ora.
Non giudicare come stanno le cose.
Invita lo spazio nella tua vita, nel tuo corpo, nella tua mente.
Non creare tensione con ciò che sta sorgendo nella tua vita.
Rilassati con tutto ciò.
Non cercare di risolverlo.
Lascia stare la tua mente.
Riposando in questa quiete, in questa equanimità, in questa consapevolezza.
Lasciati travolgere da questa quiete.

Come le capacità di concentrazione, di consapevolezza e di compassione, anche l’equanimità può essere addestrata e coltivata. L’equanimità si sviluppa mentre impariamo a rimanere nel momento e teniamo i nostri cuori aperti. Non importa quanto doloroso o piacevole, impariamo a salutare ogni momento pienamente, a salutarlo come un amico. Non stiamo cercando di forzare nulla, ma di sviluppare l’intenzione di stare con tutto ciò che sorge e di mantenerlo con pazienza e comprensione.
La buona notizia è che l’equanimità non si sviluppa in tempi sublimi e pacifici o in un rifugio di montagna lontano dalla vita di tutti i giorni. Questa è una pratica per tempi come i nostri, pieni di caos, agitazione e incertezza, tempi difficili. C’è un detto africano che lo spiega bene: ”i mari calmi non creano abili marinai”. L’equanimità ci aiuta a lavorare abilmente con i forti venti, le forti tempeste, gli uragani, i terremoti e le tragedie della nostra vita.

equanimita-equilibrio
equanimità_1298_1000

Possiamo riprendere le parole dello scrittore tedesco Goethe

Sono giunto alla spaventosa conclusione che
Io sono l’elemento decisivo
È il mio approccio personale che crea il clima.
È il mio umore quotidiano che fa il tempo.
Possiedo un enorme potere di rendere la vita miserabile o gioiosa
Posso essere uno strumento di tortura o uno strumento di ispirazione.
Posso umiliare o assecondare, ferire o guarire.
In tutte le situazioni, è la mia risposta che decide se una crisi viene intensificata o ridotta e una persona umanizzata o disumanizzata.

Non è uno sguardo verso l’inferno la nostra esposizione al telegiornale? Tempi come questo sono il motivo per cui abbiamo ancora più bisogno di praticare la consapevolezza, la compassione e l’equanimità. Per noi stessi, i nostri figli e il nostro pianeta.

Passaggi tradotti dall’articolo di Susan M. Pollak, con la sua gentile concessione.

Rimborsi

Dal 1 luglio 2022, per chi volesse un rimborso da parte della Cassa Malati di Base (LAMAL), sarà possibile farsi prescrivere le sedute tramite questo modulo. Lo stesso sarà disponibile anche dai medici di famiglia e pediatri. In questo sistema di rimborso si attinge dapprima alla franchigia stabilita (per es. da CHF 300 a CHF 2500/ l’anno) e successivamente viene richiesta una partecipazione ai costi del 10% per fattura, fino a un raggiungimento di CHF 700 per anno civile.

È importante sapere che la prescrizione vale per 15 sedute ed è rinnovabile una volta, qualora si avesse bisogno di proseguire oltre le 30 sedute, sarà necessario che ci si presenti davanti a uno psichiatra per una valutazione della vulnerabilità (disponibile qui).

Da gennaio 2023 per chi volesse il rimborso delle sedute tramite l’Assicurazione Complementare, è consigliato chiarire presso la propria cassa malati, meglio se in forma scritta, se e a quali condizioni si assume le prestazioni.

Se si necessita di una terapia in conseguenza a della violenza fisica o mentale, è possibile richiedere il rimborso presso l’ufficio regionale per l’aiuto alle vittime.

Elenco uffici aiuto alle vittime

Per persone a beneficio dell’assicurazione invalidità, le prestazioni possono in certi casi essere fatturate tramite l’AI.

equanimita-studio
equanimita-vision

Primo contatto e in seguito?

Il primo contatto può avvenire attraverso una telefonata, un e-mail o un SMS. Per i minorenni chiedo un primo colloquio a cui possano partecipare tutti i familiari, per avere una visione più completa delle prospettive di ognuno. Se un familiare non può esserci, veglio a che sia informato, in ogni caso non posso accogliere per legge nessun minore i cui detentori dell’autorità parentale non siano d’accordo. Questo è particolarmente importante nelle situazioni di separazione con custodia alternata e in cui l’autorità parentale è congiunta. In ogni caso cerco di contattare il genitore più lontano (via videochiamata se necessario) anche quando l’autorità parentale è esclusiva.

Prendere contatto è il primo passo di un processo che può avere diversi obiettivi: cominciare una psicoterapia individuale, fare un lavoro di sviluppo personale o chiedere un supporto. Ogni percorso è unico, ma richiede un certo investimento temporale, monetario e in termini di pazienza.
I primi 2 o 3 incontri servono a “fare conoscenza”, a discutere delle ragioni della domanda, a presentare il mio modo di lavorare e a raccontare, se necessario, alcuni momenti della storia di vita. Decidiamo poi insieme cosa e come affrontare il percorso e con quale frequenza. Questo primo momento serve a entrambi a sentire se c’è il “feeling” e se quello che propongo ha senso per la persona o per la famiglia. La psicoterapia è prima di tutto un incontro tra due sconosciuti, quindi è importante dedicare del tempo alla creazione di un legame di fiducia. Collaboriamo e decidiamo insieme e ci ingaggiamo personalmente perché il lavoro si svolga nel migliore dei modi. La persona è sempre libera di decidere se proseguire o interrompere il percorso. È preferibile discuterne insieme in seduta e rispetterò la decisione.